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venerdì 24 febbraio 2017

Un'altra faccia del carnevale

- Un articolo di Dindi -

Volevo preparare un articolo sui segnalibri in generale, sulla loro utilità,  sull'infinita gamma di tipi di segnalibro esistenti e sul collezionismo al riguardo,  quando mi sono imbattuta in un articolo su http://www.italianways.com/carnevale-segnalibri-in-maschera/
 e, dato che oggi è venerdì grasso, ho pensato di restringere il campo della mia ricerca e di copiare quanto riportato dal sito.
 Le immagini ci riportano ai tempi in cui andavamo a scuola.....







Il segnalibro indica un’interruzione temporanea. Si smette di leggere per un po’ perché è necessario fare altro. Allora si inserisce nel libro un promemoria così da facilitare il ritorno, quando sarà il tempo, all’“heri dicebamus” della pagina scritta, al “dove eravamo rimasti” di un romanzo o di un saggio. Nel frattempo ci sono un sacco di cose da sistemare.
Anche il Carnevale è un’interruzione: una momentanea e chiassosa sospensione dell’ordinaria amministrazione, un festoso e transitorio sovvertimento delle abitudini quotidiane.
Le maschere italiane raffigurate sui Segnalibri di Carnevale Fila (Fabbrica italiana lapis e affini), pubblicati per anni dall’azienda di origine fiorentina specializzata nella produzione di articoli per il disegno, invitano il lettore ad abbandonare per qualche momento il silenzio delle pagine e a gettarsi nel trambusto di un martedì grasso, tra stelle filanti e carri allegorici.
Il segnalibro rimarrà lì, amico fedele, stretto nell’abbraccio del volume, ad aspettare il ritorno dell’uomo che legge. “Ecco”, sembrerà dirgli, “ecco dove eravamo rimasti”.








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