Cerca nel blog

mercoledì 1 febbraio 2017

"La violetta" - Racconti di Febbraio -

Un articolo di Daniela (Luna Nera)



Febbraio scorrazzava sulla terra. 
La tramontana gli correva dietro soffiando, fischiando, gridando dentro i camini - uuuh ! uuuh ! - e litigando con tutti gli alberi che incontrava.





Probabilmente, a fargli buon viso non c'era che Candida; Candida che scopava la neve sulla soglia della casetta, cantando una canzoncina allegra.


Ma quel giorno, Candida piangeva con certi lacrimoni così.
Forse ha i geloni - pensò Febbraio - oppure il raffreddore.
Niente geloni. Si sposava una sua amica e tutte le ragazze del paese avrebbero partecipato alla
cerimonia con le belle vesti nuove e i coralli al collo. Solo lei, povera figlia, non aveva nemmeno un nastro nuovo o una gala, o una collanina da mettersi.



Disse Febbraio, con aria da gran signore: Se non è che per questo, ti farò un regalino io.
Andò dai fratelli, battendo il tacco con grande importanza, per farsi dare una ghirlandetta di gelsomini oppure una rosa, quattro belle ciliegie rosse, da mettersi agli orecchi, o una manciata di bacche, da farsi una collana.


I fratelli risero. Ciliegie, gelsomini, a lui, Febbraio? Mai sentita una cosa simile. Non aveva pioggia e gelo, lui?
Soltanto Marzo lo lasciò frugare fra le sue vecchie cianfrusaglie; ma, puoi immaginare, stravaganti e pieni di pazzia come sono tutti e due, non si trovarono d'accordo sul prezzo. Discussero, mercanteggiarono, si insolentirono e finirono per prendersi per i capelli.
Chissà per quanto tempo avrebbero continuato a litigare, e che cosa sarebbe successo per conseguenza qui, sulla terra, se i fratelli, più saggi, non fossero intervenuti, convincendo Febbraio ad accontentarsi di una violetta, e Marzo, in cambio, di due o tre giorni di Febbraio.

Candida ebbe così la violetta fra i capelli, e vi assicuro che, con quella violetta, il vestito delle domeniche rammendato e il suo visino ridente, era una bellezza; e, certo, qualcuno quel giorno la chiese in sposa.




In quanto a Febbraietto, continua a venire sulla Terra su di una nuvola di color ceneraccio e il suo carattere non è migliorato per niente.
In compenso, da allora, si trattiene poco e, ben nascosta tra pelle e camiciola la prima violetta la porta lui.

- Luisa Fantini -

(dal web)

Nessun commento:

Posta un commento