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domenica 30 settembre 2018

Bel sole

(Daniela - Luna Nera)



Bel sole triste che già senti e porti
in te la notte lunga, ultimo sole
fuso nell’aria bianca del mattino,
ancora è verde la tua terra, verdi
la siepe e il prato, e la dolce collina
con le sue vigne toccate di rosso.
Ma su tutto è posata
una bruma sottile
di lontananza. Perché sei lontano
tu, nostro sole d’amore. E la sera
è già dentro al mattino,
e presto l’ombra avrà tutto il tuo cielo.

- Diego Valeri -

(da: "La sera", anno 1963)

lunedì 17 settembre 2018

Odor di cose buone


(Daniela Pecorari Bonfiglio "Luna Nera")


Come il mulino odora di farina,
e la chiesa d’incenso e cera fina,
sa di gesso la scuola.
E’ il buon odor che lascia ogni parola
scritta sulla lavagna,
come un fioretto in mezzo alla campagna.
Tutto qui dentro è bello e sa di buono.
La campanella manda un dolce suono,
e a una parete c’è una croce appesa…
pare d’essere in chiesa:
s’entra senza cappello,
si parla a voce bassa,
si risponde all’appello…


Oh, nella scuola il tempo come passa!
S’apre il libro, si legge e la signora
spiega, per chi non sa, or questo or quello
come in un gioco: un gioco così bello
che quando di fa l’ora
d’uscir, vorremmo che durasse ancora.
Come il mulino odora di farina
e la chiesa d’incenso e cera fina,
la casa prende odor dal pane nostro
e la scuola dal gesso e dall’inchiostro. 


- Renzo Pezzani -



martedì 11 settembre 2018

LA SCHULTÜTE: una meravigliosa tradizione tedesca

(Daniela)

Da tempo avevo trovato in rete immagini e cartoline di piccoli scolari con la cartella che portavano in mano dei grossi coni colorati: cosa mai saranno e qual è il significato? Dopo aver fatto ricerche ho saputo che tali coni si chiamano "Schultüte", letteralmente tradotto da Schule (scuola) e Tüte (sacchetto).


La Schultüte è una tradizione tedesca e austriaca che risale all’incirca al 1810 in Sassonia e Turingia La prima Schultüte della quale abbiamo documentazione è del 1817 a Jena. All’inizio la tradizione era diversa. I “Coni” non venivano consegnati ai bambini ma appesi all’albero dei coni che si trovava nel giardino della scuola. Da questo ogni bambino doveva prendere la sua Schultüte senza romperla. Ai bambini veniva detto che a scuola c’era un albero sul quale crescevano i frutti a forma di cono e quando erano maturi, era tempo per ogni bambino di cominciare la scuola.






In Austria e in Germania i bimbi sanno che le lezioni iniziano quando i frutti dello Schultüte-Baum (l'albero degli Schultüte ) sono maturi. Per festeggiare il grande evento, infatti, la mattina a scuola i nuovi arrivati raccolgono da un albero gli "Schultüte".


  


Non è nient’altro che un cono di cartone variopinto, colorato e decorato, pieno di piccoli doni utili per la scuola: dolcetti, regalini, penne e matite colorate che i bambini della prima classe ricevono dai genitori o dai nonni con lo scopo di rendere più dolce il primo giorno di scuola, che spesso può essere traumatico.



Ricorda un pochino la nostra calza della Befana e può essere personalizzato a piacere, oltre che essere fatto anche in dimensioni giganti. 



Nel periodo antecedente la riapertura delle scuole in Germania i negozi sono pieni di kit fai da te per preparare il cono e decorarlo con i personaggi o i temi preferiti da ogni bambino: fatine, pirati, fiorellini, automobiline e cavalli. Spesso anche le aule sono decorate di nastri e di Schultüte dalle stesse maestre.





BUON ANNO SCOLASTICO A TUTTI!










































































(Notizie da vari siti web)

lunedì 3 settembre 2018

Adolescenza (Settembre)

(Daniela)




“Cara nonnina, la ‘principessa’ se ne sta volando ormai verso altri lidi!”, ha sbottato nonno Alberto riferendosi a Cinzia, la nipote di 13 anni, che sembra si stia distaccando sempre più da loro. “Eppure ci siamo sforzati di fare del nostro meglio”, ha soggiunto la nonna; “l’abbiamo seguita, aiutata, accolta sempre con grande affetto… le abbiamo donato tempo, disponibilità, tutto; si può dire che siamo vissuti per lei… Dove abbiamo sbagliato?”. “Non avete sbagliato nulla, cari amici”, ha risposto la preside con la quale si sono confidati; “il fatto è che la vostra bambina sta crescendo. L’edificazione della personalità dell’adolescente passa attraverso un progressivo distacco dal mondo dell’infanzia e della fanciullezza. Distacco che contiene anche un’emancipazione affettiva. Si aprono nuovi orizzonti, nuovi interessi, nuovi centri di attrazione che prendono il sopravvento, e i vecchi punti di riferimento diminuiscono di attualità e di intensità. Ma questo non significa un rifiuto dei genitori, o dei nonni. È un passaggio obbligato sulla via dell’autonomia, indispensabile alla maturazione della persona… L’importante è non sentirsi abbandonati. La funzione dei nonni continua, e deve continuare, anche se non con la stessa intensità e regolarità di prima. I nonni devono mantenere la stessa apertura e affabilità di sempre, perché i loro nipoti, che stanno crescendo, possono aver bisogno di un confidente, che non sarebbe per niente inopportuno se fosse scelto nell’ambito della famiglia stessa. Hanno bisogno di ascoltatori attenti e affidabili con i quali parlare, confrontarsi, esprimere valutazioni, punti di vista, progetti, aspirazioni… Ascoltatori saggi che sappiano dare pareri oggettivi, senza pregiudizi e senza esercitare pressioni psicologiche… State tranquilli, il vostro compito non è ancora esaurito. La vostra Cinzia avrà ancora bisogno di voi”. Così il ritorno a casa dei nonni di Cinzia, è stato molto, ma molto più leggero del viaggio di andata.