Un articolo di Mianna
La tradizione ci racconta che fu una stella a condurre i Re Magi alla capanna dove era nato il Bambinello e sempre la tradizione festeggia l'adorazione dei Magi il 6 gennaio.
La tradizione ci racconta che fu una stella a condurre i Re Magi alla capanna dove era nato il Bambinello e sempre la tradizione festeggia l'adorazione dei Magi il 6 gennaio.
La scienza, si sa, spesso contraddice la tradizione e per sua naturale vocazione mette in discussione date, eventi, fenomeni astrali e via dicendo.
A me le tradizioni piacciono, ma nello stesso tempo riconosco il valore della ricerca scientifica, perciò con un diplomatico colpo al cerchio e un altro alla botte, dedicherò un po' di spazio ad entrambe.
Incominciamo dalle cose facili raccontando una delle leggende fiorite intorno alla stella cometa, o presunta tale, che illuminò il cielo già dalla notte di Natale.
" Tanto, tanto tempo fa splendevano nel cielo stelle luminose e bellissime. Solamente una era piccina e timida e la sua tenera e fioca luce si intravedeva appena!
Le altre stelle la canzonavano dicendo:"Ah, tu sei una stella da poco e di sicuro nessuno sulla terra ti vede; presto verrà una folata di vento che spegnerà la tua piccola luce e tu non esisterai più per nessuno."
Invece tutti i bambini sulla terra amavano quella stellina che accendeva nei loro cuori tanto calore e tanto amore. Perfino il vento, quando le passava accanto, soffiava adagio per paura di spegnerla.
Le altre stelle, gelose e invidiose, si arrabbiarono e decisero di farle tanti dispetti tanto che la poverina, triste e stanca lasciò il cielo e scese sulla terra.
Mentre vagava un po' sperduta, vide, attraverso la finestra di una capanna misera e spoglia, un vecchietto che era malato ed aveva molto freddo. Così,senza farsi notare, la stellina passò attraverso il buco della serratura, si avvicinò all'anziano e si accoccolò ai piedi del suo letto. Subito egli si sentì invadere da un calore che gli saliva dalle estremità fino alla testa. Il suo viso pallido e scarno prese colore ed alla stellina parve che sorridesse.Si allontanò in punta di piedi e riprese il suo cammino.
D'improvviso sentì un bambino che si lamentava e non riusciva ad addormentarsi, spaventato dal buio e dai suoi fantasmi. La stellina si posò dolcemente sul suo comodino; il bambino si sentì improvvisamente tranquillo e sereno e scivolò nel sonno. La stellina si allontanò di nuovo per proseguire il suo cammino, ma ecco arrivare i lamenti di una povera donna sola ed in lacrime per la perdita del marito. La stellina si mise al suo fianco e con il calore della sua luce cercò di consolarla e di infonderle coraggio.
Ormai era tempo di tornare nel cielo dove nulla era cambiato. Le stelle luminose continuavano a prendersi gioco di lei per umiliarla, così la stellina si fece prendere dallo sconforto e pianse tutte le sue lacrime d'argento che scescero al suolo con un leggero tintinnio.
In quello stesso istante un bagliore accecante l'avvolse e la voce di Dio tuonò dall'alto dei cieli: "Stellina , ti voglio premiare per la tua bontà e il tuo coraggio, domani sarai la stella più bella, guiderai i re Magi e splenderai sulla capanna quando nascerà Gesù".
Gli Angeli cantarono dolcemente e la stellina si trasformò in un'enorme palla di fuoco con una coda maestosa: la stella cometa!"
Dal punto di vista scientifico è legittimo chiedersi se la tradizionale stella di Betlemme, raffigurata in tutti i presepi, non sia stata veramente una cometa apparsa in cielo proprio nell'anno in cui viene fissata la data,più o meno presunta, della nascita di Gesù.
Il primo ad avanzare questa ipotesi nel III secolo d.C.,fu Origine di Alessandria, un apologeta del Cristianesimo. Più tardi, un altro padre della Chiesa, Giovanni Damasceno, nel VII secolo d.C., scrisse che la stella apparsa ai Magi, considerato il suo corso e la sua persistenza alla visione dei Magi, non poteva essere che una cometa.
Ma fu un'opera di Giotto a far radicare nella tradizione popolare la leggenda della cometa di Natale. Egli infatti nell'Adorazione dei Magi, un affresco all'interno della Cappella degli Scrovegni a Padova, raffigurò per la prima volta l'astro di cui si parla nel Vangelo di Matteo come una cometa. Da allora, nelle rappresentazioni sacre o popolari del presepe, ci sarà quasi sempre una cometa con la coda.
Secondo gli studiosi di astronomia la scelta della cometa da parte di Giotto fu ispirata dal fatto che l'artista fu testimone nel 1301 dello spettacolare passaggio della cometa periodica di Halley, la quale passa ogni 75 anni circa. L'ultimo passaggio è stato nel 1986, il prossimo sarà nel 2061.
Per capire bene cosa è in realtà la stella di Betlemme è necessario circoscrivere il periodo della nascita di Gesù. Il Nuovo Testamento tramanda che Giuseppe di Nazareth e Maria si erano recati nella piccola città di Betlemme, in Giudea, per adempiere all'editto con cui l'Imperatore Augusto aveva disposto un censimento della popolazione. Maria avrebbe dato alla luce Gesù durante il soggiorno in questa città al crescere della luna. L'anno dell'editto di Augusto è stato collocato all'incirca nel 6 a.C.; la morte di re Erode, altro dato importante per ricostruire la cronologia, si fa risalire alla primavera del 4 a.C. Con queste date di riferimento, appare probabile che la nascita di Gesù sia avvenuta in realtà tra il 7 e il 5 a.C.
La discrepanza tra l'anno della nascita di Gesù e l'anno zero effettivamente stabilito è dovuta probabilmente ad un errore o ad una approssimazione arbitraria del monaco di origine scita Dionigi il piccolo, che nel VI secolo introdusse l'era cristiana.
Il secondo probabile errore è la fatidica data del 25 dicembre. Neanche Matteo fa alcun cenno su stagione e data della nascita.La Chiesa provò ripetutamente ad individuarla finchè nel 354 la celebrazione della festa del Natale fu attestata a Roma per il 25 dicembre, nel quindicesimo giorno della luna nuova.
Il sospetto degli storici è che questa data sia stata scelta in quanto utile per stimolare l'adesione delle masse, fino a quel momento dedite al culto delle divinità ellenico-romane, alla nuova religione; Saturno, divinità agricola, veniva celebrato per una settimana a partire dal 17 dicembre, e il 25 era quindi l'ultimo giorno, quello culminante, dei Saturnalia. Anche la religione della divinità asiatica Mitra celebrava il 25 dicembre la rigenerazione del vigore del sole, dopo il solstizio d'inverno.
In conclusione, se mettiamo in dubbio che sia il 25 dicembre sia l'anno zero siano effettivamente la data corretta della nascita di Gesù, diventa particolarmente difficile valutare l'esatta natura della stella di Betlemme.
Tornando alla cometa di Halley e alla sua comparsa ciclica, i conti non tornano e dunque a cos'altro si può pensare? Un meteorite? Una stella cadente? Una nova? Una supernova?
Lasciamo che scienziati, astronomi e matematici continuino a porsi domande e a cercare risposte e noi teniamoci cara la nostra tradizione.
" Tanto, tanto tempo fa splendevano nel cielo stelle luminose e bellissime. Solamente una era piccina e timida e la sua tenera e fioca luce si intravedeva appena!
Le altre stelle la canzonavano dicendo:"Ah, tu sei una stella da poco e di sicuro nessuno sulla terra ti vede; presto verrà una folata di vento che spegnerà la tua piccola luce e tu non esisterai più per nessuno."
Invece tutti i bambini sulla terra amavano quella stellina che accendeva nei loro cuori tanto calore e tanto amore. Perfino il vento, quando le passava accanto, soffiava adagio per paura di spegnerla.
Le altre stelle, gelose e invidiose, si arrabbiarono e decisero di farle tanti dispetti tanto che la poverina, triste e stanca lasciò il cielo e scese sulla terra.
Mentre vagava un po' sperduta, vide, attraverso la finestra di una capanna misera e spoglia, un vecchietto che era malato ed aveva molto freddo. Così,senza farsi notare, la stellina passò attraverso il buco della serratura, si avvicinò all'anziano e si accoccolò ai piedi del suo letto. Subito egli si sentì invadere da un calore che gli saliva dalle estremità fino alla testa. Il suo viso pallido e scarno prese colore ed alla stellina parve che sorridesse.Si allontanò in punta di piedi e riprese il suo cammino.
D'improvviso sentì un bambino che si lamentava e non riusciva ad addormentarsi, spaventato dal buio e dai suoi fantasmi. La stellina si posò dolcemente sul suo comodino; il bambino si sentì improvvisamente tranquillo e sereno e scivolò nel sonno. La stellina si allontanò di nuovo per proseguire il suo cammino, ma ecco arrivare i lamenti di una povera donna sola ed in lacrime per la perdita del marito. La stellina si mise al suo fianco e con il calore della sua luce cercò di consolarla e di infonderle coraggio.
Ormai era tempo di tornare nel cielo dove nulla era cambiato. Le stelle luminose continuavano a prendersi gioco di lei per umiliarla, così la stellina si fece prendere dallo sconforto e pianse tutte le sue lacrime d'argento che scescero al suolo con un leggero tintinnio.
In quello stesso istante un bagliore accecante l'avvolse e la voce di Dio tuonò dall'alto dei cieli: "Stellina , ti voglio premiare per la tua bontà e il tuo coraggio, domani sarai la stella più bella, guiderai i re Magi e splenderai sulla capanna quando nascerà Gesù".
Gli Angeli cantarono dolcemente e la stellina si trasformò in un'enorme palla di fuoco con una coda maestosa: la stella cometa!"
Dal punto di vista scientifico è legittimo chiedersi se la tradizionale stella di Betlemme, raffigurata in tutti i presepi, non sia stata veramente una cometa apparsa in cielo proprio nell'anno in cui viene fissata la data,più o meno presunta, della nascita di Gesù.
Il primo ad avanzare questa ipotesi nel III secolo d.C.,fu Origine di Alessandria, un apologeta del Cristianesimo. Più tardi, un altro padre della Chiesa, Giovanni Damasceno, nel VII secolo d.C., scrisse che la stella apparsa ai Magi, considerato il suo corso e la sua persistenza alla visione dei Magi, non poteva essere che una cometa.
Ma fu un'opera di Giotto a far radicare nella tradizione popolare la leggenda della cometa di Natale. Egli infatti nell'Adorazione dei Magi, un affresco all'interno della Cappella degli Scrovegni a Padova, raffigurò per la prima volta l'astro di cui si parla nel Vangelo di Matteo come una cometa. Da allora, nelle rappresentazioni sacre o popolari del presepe, ci sarà quasi sempre una cometa con la coda.
Secondo gli studiosi di astronomia la scelta della cometa da parte di Giotto fu ispirata dal fatto che l'artista fu testimone nel 1301 dello spettacolare passaggio della cometa periodica di Halley, la quale passa ogni 75 anni circa. L'ultimo passaggio è stato nel 1986, il prossimo sarà nel 2061.
Per capire bene cosa è in realtà la stella di Betlemme è necessario circoscrivere il periodo della nascita di Gesù. Il Nuovo Testamento tramanda che Giuseppe di Nazareth e Maria si erano recati nella piccola città di Betlemme, in Giudea, per adempiere all'editto con cui l'Imperatore Augusto aveva disposto un censimento della popolazione. Maria avrebbe dato alla luce Gesù durante il soggiorno in questa città al crescere della luna. L'anno dell'editto di Augusto è stato collocato all'incirca nel 6 a.C.; la morte di re Erode, altro dato importante per ricostruire la cronologia, si fa risalire alla primavera del 4 a.C. Con queste date di riferimento, appare probabile che la nascita di Gesù sia avvenuta in realtà tra il 7 e il 5 a.C.
La discrepanza tra l'anno della nascita di Gesù e l'anno zero effettivamente stabilito è dovuta probabilmente ad un errore o ad una approssimazione arbitraria del monaco di origine scita Dionigi il piccolo, che nel VI secolo introdusse l'era cristiana.
Il secondo probabile errore è la fatidica data del 25 dicembre. Neanche Matteo fa alcun cenno su stagione e data della nascita.La Chiesa provò ripetutamente ad individuarla finchè nel 354 la celebrazione della festa del Natale fu attestata a Roma per il 25 dicembre, nel quindicesimo giorno della luna nuova.
Il sospetto degli storici è che questa data sia stata scelta in quanto utile per stimolare l'adesione delle masse, fino a quel momento dedite al culto delle divinità ellenico-romane, alla nuova religione; Saturno, divinità agricola, veniva celebrato per una settimana a partire dal 17 dicembre, e il 25 era quindi l'ultimo giorno, quello culminante, dei Saturnalia. Anche la religione della divinità asiatica Mitra celebrava il 25 dicembre la rigenerazione del vigore del sole, dopo il solstizio d'inverno.
In conclusione, se mettiamo in dubbio che sia il 25 dicembre sia l'anno zero siano effettivamente la data corretta della nascita di Gesù, diventa particolarmente difficile valutare l'esatta natura della stella di Betlemme.
Tornando alla cometa di Halley e alla sua comparsa ciclica, i conti non tornano e dunque a cos'altro si può pensare? Un meteorite? Una stella cadente? Una nova? Una supernova?
Lasciamo che scienziati, astronomi e matematici continuino a porsi domande e a cercare risposte e noi teniamoci cara la nostra tradizione.
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