Ecco marzo, il terzo mese,
che, scrollando i folti ricci,
un po' matto e uno po' cortese
fa le smorfie ed i capricci.
Tutto nervi e argento vivo,
muta umore ogni momento
ed annunzia il proprio arrivo
con la grandine e col vento.
Fischia e morde, piange e ride,
ed ingemma il colle e il prato
mentre, ancora, il vento stride...
Ma l'inverno è terminato.
ed ingemma il colle e il prato
mentre, ancora, il vento stride...
Ma l'inverno è terminato.
Quanta luce nel Creato,
dopo i tuoni e la bufera!
Marzo è il paggio scapigliato
della dolce primavera.
dopo i tuoni e la bufera!
Marzo è il paggio scapigliato
della dolce primavera.
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