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sabato 24 dicembre 2016

Poesia Antica.



In una notte tutta scura,
un vecchietto se ne andava
non aveva, no paura,
ma piangeva, ma tremava.
Era solo il vecchierello,
senza casa e focolar
ecco vide un focherello
da un camino sfavillar.
Vide intorno due bambine,
una mamma e una nonna,
un bel cane e due gattine
le dormivan sulla gonna.
Alla porta tutta chiusa
piano piano egli bussò
una bimba assai confusa
chi mai fosse domandò.
Il vecchietto, disse allora:
"Apri bimba in cortesia
fa ch'io goda almeno un'ora
nella casa dolce e pia.
Da vent'anni più non poso
presso un caldo focolar
da vent'anni più non oso
il mio cuore riscaldar".
La fanciulla aprì la porta
il vecchietto entrò in cucina
una sedia gli fu porta
dalla provvida mammina;
si sedette il vecchierello
e le lacrime asciugava
là, accanto al focherello,
tutto il cuor gli si scaldava...
Fu così che il vecchierello
la sua storia raccontava
con gli occhietti fissi intenti
ogni bimbo l'ascoltava
a sua madre e ai ceppi ardenti
con amor si avvicinava.
"Anch'io avevo una mamma
la lasciai per la fortuna
ho lavorato
sotto il sole e con la luna
dopo tanto tempo
alla casa ritornai
ma la porta tutta chiusa
la mia mamma più non trovai
Era stata tanto tempo sulla porta ad aspettar
poi la misera era morta
non vedendomi tornar".
La fanciulla disse allora:
"Riscaldatevi così
tanto a noi non costa nulla
se vi piace state qui!
Avevamo un giorno il nonno
che era vecchio come voi
poi l'ha preso un grande sonno
e ha lasciato tutti noi...
Era sempre qui seduto,
vero mamma? Al focolar
ora voi siete venuto il suo posto a occupar".
il vecchietto, alla fanciulla: "Oh, bimba, sei gentil
come il sole dell'aurora
come un fiore dell'april.
Per quest'ora di dolcezza
ti do l'oro che ho trovato
ti do tutta la ricchezza
per la gioia che mi ha dato".
Il vecchietto alla fanciulla
diè una borsa piena d'or
quel cantuccio ch'era un nulla
ben valeva un gran tesor.



(anonimo)





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