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sabato 17 dicembre 2016

Natale nei miei ricordi... (Daniela - Luna Nera)


Mi fa piacere pubblicare il mio primo post proprio nel giorno del mio compleanno: 17 dicembre.

***
Negli anni 60 tutto era diverso, noi passavamo un intero anno aspettando la notte del 25 dicembre, la più bella e magica dell'anno, quando si attendeva l'arrivo di Babbo Natale.

Io e mia sorella andavamo coi genitori almeno un mese prima a scegliere i regali che avremmo voluto ricevere da lui e già quella era una festa: in genere erano bambole, giocattoli e peluche ed eravamo euforiche nella scelta, stavamo a lungo ad osservare le vetrine fantasticando su ciò che avremmo poi ricevuto.






Non ho mai saputo quando questi doni venivano comprati e soprattutto dove venivano nascosti, ne' io ne' mia sorella li abbiamo mai trovati in casa prima del Natale.
Il presepe e l'albero venivano allestiti in genere il giorno dell'Immacolata e lasciati fino alla Candelora, avevamo in cucina un lungo mobile dove il presepe era perciò grande e con molte statuine, la mia mamma ci aiutava nei preparativi ogni anno. Un altro piccolo presepe veniva allestito nella dispensa di cucina dove su un tavolino ripetevamo la scena della natività con altre statuine più piccole; lo scopo era anche quello di mettere nei due presepi dei piccoli cestini con un biglietto: "Babbo Natale, se vuoi puoi lasciare qualche soldino qui per me e mia sorella". 







Prima di andare a letto era nostra usanza cantare davanti al presepe le canzoni natalizie, poi la mamma creava una "stradina" con la farina che dalla cappa sopra i fornelli conduceva alla dispensa così avremmo potuto vedere se Babbo Natale era passato davvero.
Lasciavamo sulla cucina a gas un bel bicchiere di latte e una grande fetta di panettone genovese con un biglietto: "Serviti pure!"
La notte tra il 24 e il 25 dicembre accadeva sempre una cosa strana: ricordo che ogni anno della mia infanzia si alzava un gran vento, sembrava che le forti raffiche volessero spalancare i vetri, abitavamo in un grande palazzo al sesto e ultimo piano e pareva che la casa tremasse tanto il vento era forte. La mia mamma ci raccomandava di dormire dopo averci rimboccato bene le coperte, spiegandoci che il vento serviva a facilitare il volo delle renne che avrebbero se no trovato difficoltà a volare con tutto il peso della slitta e dei doni. 







La mattina di Natale ci svegliavamo felici: "Mamma, è arrivato Babbo Natale?" e correvamo in cucina a vedere cosa era successo nella notte.
Oh meraviglia! I doni richiesti erano tutti in cucina sotto la cappa del camino, nel bicchiere restavano solo poche gocce di latte e nel piattino qualche grossa briciola di panettone!
E a terra sulla farina grosse orme di scarpe (per me giganti) che arrivavano alla dispensa dove trovavamo dei soldini come nel grande presepe, con quelli avremmo potuto comprare dei cioccolatini o le caramelle!
Subito dopo scartavamo i regali e giocavamo con le nostre bambole nuove, ne ricordo ancora l'odore... 
E per pranzo si aspettava l'arrivo dei nonni che venivano a mangiare da noi i maccheroni in brodo e il tacchino o l'arrosto, e ovviamente il pandolce genovese.
Tanti anni sono passati da allora, ma i miei ricordi sono così vivi che mi pare ieri di averli vissuti... Non so cosa darei per tornare indietro ai tempi semplici e sereni della mia infanzia ma non è più possibile, allora tornano alla mente le parole dei miei genitori che mi dicevano: "Gli anni passano, la vita cambierà, avrai difficoltà da affrontare quando sarai grande ma rammenta una cosa: i ricordi non moriranno mai, portali nel cuore, dentro di te. Per sempre."

                                                                                                                            
                                                                                                           
- Daniela -




(Santa notte)
















15 commenti:

  1. Bel Racconto dei ricordi d'infanzia Auguri di Buon Compleanno

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  2. bravissima Daniela! Ci hai fatto rivivere un'epoca!

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  3. Bellissimo esordio,tenero e nostalgico.

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  4. Bravissima Daniela, i momenti e le sensazioni che hai descritto toccano il cuore e molti di noi si saranno ritrovati bambini felici ed ora adulti, con tanta nostalgia nel cuore per ciò che è stato e che non rivivremo più.

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    1. Grazie del tuo commento Maria Rosa, si sono bei ricordi ma tristi se pensiamo che appunto non torneranno più..

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  5. Anche se Natale è ormai lontano mi ha fatto piacere leggere questo racconto. Amo il S. Natale, anche se sono una nonna

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  6. Ciao, ho anche io ho un blog, mi farebbe piacere sapere che ne pensi. Ho ancora molta strada da fare!
    www.tiraccontounastoriablog.com
    Grazie se vorrai mettere un commento in merito.

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    1. Cara nonna Lulù, ho letto solo ora il tuo commento! Perdonami.... ora è tardissimo, appena posso ti prometto di passare dal tuo blog e di lasciarti un saluto. A presto!

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    2. Nonna Lulù, io, (Luna Nera) sono Daniela!

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