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mercoledì 14 marzo 2018

Primavera ben presto

(Daniela)


Primavera ben presto 
sarà fra noi; le sere 
s'allungheranno tiepide e una grande 
luce vedrai 
nelle finestre limpide fiammare. 
Barche andranno nel lieve scintillìo 
dei remi sopra l'acqua 
morbide; e qua cantare 
sentirai, nella piazza alta i fanciulli 
grideranno. Stupore 
ti prenderà, mio cuore. 
Io starò sopra questo 
tenero davanzale, e lenta arcana 
mi tornerà memoria 
d'altre sere, e la storia 
grande vedrò, smarrita come il mare.

Questa la primavera? E i miei capelli 
già lievemente splendono al soave 
tocco del tempo, e il viso 
già i segni porta, mesti, di bufera. 
Presto la luna splenderà frattanto 
sopra l'onde serene, 
rivelando le barche ed una strada 
dorata in mezzo del celeste mare. 
E tu più forte udrai 
al ballo i passi delle giovanette, 
dentro le buie camere da festa 
travolte e più gridare 
con i fanciulli sentirai le rondini. 
Tu starai sola in casa, e la memoria 
ti assalirà, dipinta di stupore, 
d'altre sere beate. 
Che tempo fu? Che strano 
paradiso mai quello? 
Ricorderai tu, lenta, 
mentre la festa aumenta e nelle case 
scopre la luna il viso alle fanciulle, 
i suoi labili accenti, 
gli occhi che ti miravano contenti. 
Strana bene è la vita, 
reprimendo i lamenti, 
e mirando la gran festa, dirai. 
E un po' sarai turbata, quella sera 
che già s'accosta, della primavera.


- Anna Maria Ortese -



(Roma 1914 - Rapallo 1998)

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