(Daniela)
In una casetta un po' isolata viveva una simpatica vecchietta, la signora Sofia. Le faceva compagnia il suo fedele cane Fil, un cagnone che tra un pasto e l'altro dormiva sempre davanti al camino, usciva di casa ogni tanto.
Era dicembre e Fil non amava il freddo.
Era dicembre e Fil non amava il freddo.
La vita scorreva tranquilla, la signora Sofia era l'anziana maestra del paese, spesso i ragazzi del villaggio venivano a farle visita, era famosa per le sue marmellate di lamponi e i ragazzi ne erano golosi, a lei piaceva avere visite, però con la neve le visite erano molto rare. Le giornate erano noiose e solitarie.
La notte scendeva presto e la vecchietta aveva l'abitudine di accendere una candela davanti alla finestra. Quando le chiedevano il perché di questa candela rispondeva: se qualcuno si perde nella notte troverà come raggiungere casa mia.
Si avvicinava il Natale e la signora Sofia pensava: sarà ancora un Natale solitario il mio. Non sapeva che tutto stava per cambiare.
Una notte si sentì un grande fracasso che svegliò la vecchietta, Fil non si mosse per niente, la signora Sofia si alzò e si avvicinò incuriosita e un po' impaurita alla finestra. Lì, sulla neve, c'era una grande luce, una luce molto strana. Per un momento le sembrò di essere ancora addormentata, quella luce aveva la forma d'un angelo. Non è possibile pensò. Prese il suo scialle e uscì di casa per vedere meglio: era proprio un angelo e si era ferito cadendo.
Gli elfi si presentarono, uno si chiamava Til e l'altro Tal. "Veniamo dal polo nord, aiutiamo Babbo Natale. Durante tutto l'anno Tal lavora al reparto giocattoli ed io, Til, mi occupo dell'abito di Babbo Natale e delle renne. Quando si avvicina il Natale abbiamo sempre bisogno di aiuto e Willy stava venendo da noi per occuparsi della posta quando è caduto davanti a casa sua".
La vecchietta aiutò l'angelo ad entrare in casa: "Cosa ti e successo? Non pensavo che esistessero veramente gli angeli, da dove vieni?" la signora Sofia era così confusa che faceva mille domande all'angelo senza lasciargli il tempo di rispondere.
"Mi chiamo Willy, stavo andando da Babbo Natale, tocca a me quest'anno aiutarlo, e mentre volavo sopra la tua casa non ho visto il camino e sono caduto, credo di essermi rotto un'ala".
"Ma cosa racconti? Babbo Natale?
Mi sembra di trovarmi in mezzo ad una favola!"
Mi sembra di trovarmi in mezzo ad una favola!"
"Si, ogni anno uno di noi viene scelto dall'angelo del Natale per aiutare Babbo Natale a leggere la posta che riceve da ogni parte del mondo".
"Prima di tutto devi rimetterti in piedi" disse la vecchietta, "ti farò subito una fasciatura, ti preparerò una cioccolata calda, dopo di che ti farai una bella dormita vicino al camino".
La signora Sofia sistemò l'angelo sul divano e andò a dormire. Poco dopo, il cane entrò nella stanza della sua padrona, cosa che non faceva mai e la vecchietta si svegliò per la seconda volta. Dal salotto si sentivano delle voci, allarmata si alzò per andare a controllare:
"Questo è troppo, anche due elfi nel mio salotto" esclamò.
"Questo è troppo, anche due elfi nel mio salotto" esclamò.
L'angelo spiegò alla signora Sofia che, non vedendolo arrivare, Babbo Natale aveva mandato due elfi a cercarlo. La vecchietta si sedette su una poltrona e disse "Allora, chi sarà il prossimo ad entrare in casa mia? Babbo Natale?"
"Vorrei potervi essere d'aiuto, ma non so in che modo! Non so volare e non ho i poteri magici di voi elfi", rispose la signora.
I due elfi si allontanarono per un attimo e parlarono tra di loro. Intorno sembrava tutto magico.
"Andiamo un attimo da Babbo Natale e torniamo".
"Andiamo un attimo da Babbo Natale e torniamo".
La signora Sofia non fece in tempo a parlare che già erano spariti.
"Torneranno subito" disse Willy.
"Se lo dici tu!, io per la verità mi sento un po' confusa" disse la vecchietta.
Non aveva finito di parlare che Til e Tal erano già di ritorno. "Abbiamo parlato con Babbo Natale ed è d'accordo con noi, però per questo ci vuole atmosfera natalizia, quindi di qua l'albero, di là delle candele colorate, sulla porte una corona di pino e un carillon che suona dolce musiche natalizie", con un colpo di magia Til e Tal avevano addobbato la casa della signora Sofia.
Anche Fil si ritrovò un fiocco rosso intorno al collo.
"Allora ci vediamo domani, dissero Til e Tal, e sparirono un'altra volta. "Beh, penso che andrò a dormire dopo tutte queste emozioni. Buona notte Willy." La mattina seguente la signora si svegliò e credendo di avere sognato pensò: quanta immaginazione alla mia età, sognare angeli , elfi, Babbo Natale. Quando entrò in salotto si dovette ricredere: tutto quello che pensava di avere sognato era vero! Lì, sul suo divano c'era Willy, l'angelo, che dormiva ancora e anche Fil dormiva con il suo fiocco rosso.
Il salotto sembrava una cartolina d'auguri.
Mentre erano seduti vicino al camino si sentì bussare alla porta.
La signora aprì e si trovò davanti un altro bellissimo angelo:
"Sono l'angelo del Natale, Babbo Natale mi ha incaricato di portarvi la posta ogni sera e di ritirare quella che avete già controllato" e sparì.
La slitta si fermò davanti alla casa della signora Sofia, Babbo Natale scese e si dirisse verso la casa con in mano un pacchetto regalo, la vecchietta aprì la porta.
Anche Fil si ritrovò un fiocco rosso intorno al collo.
"Fermatevi … voglio sapere il perché di tutti questi addobbi e in che cosa è d'accordo Babbo Natale?" disse la signora.
"Certo", rispose Tal, "Babbo Natale vuole sapere se lei è disposta a leggere la posta insieme a Willy.
Ogni sera la posta le sarà recapitata. In questo modo Willy potrà guarire e lei non sarà sola per questo Natale."
Ogni sera la posta le sarà recapitata. In questo modo Willy potrà guarire e lei non sarà sola per questo Natale."
La signora accettò subito con grande gioia.
Il salotto sembrava una cartolina d'auguri.
La signora Sofia andò in cucina, preparò le sue buone frittelle con marmellata di lamponi e poi svegliò Willy.
"Willy svegliati, è mattino, dopo tante emozioni anche tu avrai fame, come ti senti?"
"Mi sento molto meglio" rispose l'angelo che si muoveva lentamente e ad ogni suo movimento sembrava spostare un raggio di luce. La sua voce era dolce come una melodia.
Dopo colazione la simpatica vecchietta e Willy fecero più ampia conoscenza Willy gli raccontò quali erano i diversi compiti di loro angeli, la signora Sofia parlò a sua volta delle sue passioni: il giardinaggio e la cucina.
La giornata passò così in fretta che già era scesa la notte.
La giornata passò così in fretta che già era scesa la notte.
La signora aprì e si trovò davanti un altro bellissimo angelo:
"Sono l'angelo del Natale, Babbo Natale mi ha incaricato di portarvi la posta ogni sera e di ritirare quella che avete già controllato" e sparì.
Per giorni si ripetè la stessa cosa ogni sera. Willy e la signora Sofia erano diventati buoni amici anche il cane Fil si era affezionato all'angelo e lo seguiva ovunque. Mancava un giorno al Natale, Willy era ormai guarito e la signora Sofia sapeva che la sera l'angelo del Natale sarebbe venuto a ritirare la posta per l'ultima volta. Quella sera l'angelo si presentò con Til e Tal.
"Buonasera, sono venuto a ritirare la posta per l'ultima volta, anche tu, Willy, ora che sei guarito te ne dovrai ritornare da noi subito dopo Natale."
Til e Tal ringraziarono la vecchietta per il suo prezioso aiuto e sparirono insieme all'angelo del Natale. La sera della vigilia c'era una grande gioia in casa della signora, anche se sapevano che il giorno dopo Natale la vita avrebbe ripreso il suo corso. Fil e Willy giocavano e la vecchietta era davanti alla sua finestra che accendeva la solita candela come ogni sera, quando vide arrivare da lontano una strana luce: "non ci posso credere! Willy! Nel cielo, quella scia di luce ...è proprio lui è Babbo Natale!"
"Oh,oh,oh,oh,oh signora Sofia, prima di iniziare il giro sono venuto a ringraziarla di persona e a consegnarle questo regalo molto speciale". Nel pacchetto c'era un campanello. Willy spiegò alla signora che bastava suonare il campanello per rimanere in contatto con il suo angelo.
Prima che Babbo Natale andasse via, la signora gli fece dono della sua famosa marmellata.
"La saluto signora Sofia, grazie di tutto e BUON NATALE OH,OH,OH,OH,OH!" e Babbo Natale spari nel cielo.
Prima che Babbo Natale andasse via, la signora gli fece dono della sua famosa marmellata.
"La saluto signora Sofia, grazie di tutto e BUON NATALE OH,OH,OH,OH,OH!" e Babbo Natale spari nel cielo.
Willy disse alla signora che la mattina di Natale anche lui sarebbe andato via, la vecchietta gli rispose che non era affatto triste, perché, grazie lui, lei aveva passato il più bel Natale della sua vita.
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