(Daniela)
*Sei mai entrato nella magica bottega dei sogni? No?
Allora vieni con me.*
Allora vieni con me.*
I proprietari erano due bravi vecchietti, il signor Aldo e la signora Sarah.
Il signor Aldo fabbricava i giocattoli, la signora Sarah faceva dolci e caramelle e si occupava del negozio, inoltre amava raccontare favole e leggende del suo paese, la Finlandia, ai bambini del villaggio. Tutti, nel villaggio, li chiamavano gli aiutanti di Babbo Natale.
In un angolo del negozio c’era un vecchio libro di favole tutto impolverato. La signora Sarah raccontava ai bambini che quello era il libro dei sogni, ma guai ad aprirlo senza un motivo valido, se qualcuno lo avesse aperto senza un motivo, la festa di Natale sarebbe sparita per sempre. Per salvare di nuovo la festa ci sarebbe voluto un bambino che avesse in coraggio di entrare nel libro e affrontare la Regina delle Nevi, una perfida regina che odiava il Natale.
Per i bambini del villaggio era un’abitudine, il pomeriggio dopo la scuola, andare ad ascoltare le favole della signora Sarah e lei ne era felice, la più timida del gruppo era una bambina, si chiamava Emilie. Tempo prima la bambina aveva perso la voce cadendo in un burrone, per questo si sentiva un pò isolata e qualche volta gli altri bambini la prendevano in giro.
Quando si avvicinava il Natale andava ad aiutarli a confezionare i pacchi regalo e i due vecchietti erano felici, la consideravano come una nipotina, loro che non avevano figli.
La gente del villaggio cadde in disperazione, più di tutti il signor Aldo e la signora Sarah. La piccola Emilie, vedendo i suoi amici cosi tristi, decise di aiutarli. All’insaputa di tutti, ricordandosi dei racconti della signora Sarah, si recò in quel che era rimasto del negozietto, apri il libro e appoggiando la sua piccola mano sulla pagina fece un desiderio. Fu inghiottita dall’enorme libro.
Si ritrovò in un posto freddo, tutto pieno di neve e ghiaccio con davanti a lei una donna vestita di bianco.
"Sono la Regina delle Nevi e tu sei stata cosi stupida di aprire il libro una seconda volta, non vi è bastato perdere la festa di Natale?"
Emilie, che era senza voce, non poteva rispondere, si limitava a fissare la regina.
"Rispondi! Non posso esaudire il tuo desiderio! Il Natale non ritornerà mai! Io odio quella festa! Che festa stupida, i regali, la famiglia, le canzoni..."
Nel frattempo, al villaggio la signora Sarah si era accorta che il libro era stato di nuovo aperto. Non sapeva della piccola Emilie, però lascio il libro aperto. "Ormai il male è fatto, non può più succedere niente", pensò la vecchietta.
Nel Paese delle Nevi la regina era molto arrabbiata perché Emilie non rispondeva, continuava a chiederle di parlare ma la bambina rimaneva ferma davanti a lei.
"Non ti faccio paura?" Domandava la regina.
La bambina la fissava continuando a sfidarla con lo sguardo.
"Ma che devo fare con te? Non ti hanno insegnato a parlare? Sei proprio una maleducata, non ti voglio più tra i piedi, hai vinto, ti ridarò il Natale, basta che te ne vai. Un giorno o l’altro qualcuno riaprirà il libro dei sogni senza un motivo".
I due vecchietti decisero di sotterrare il libro per sempre, ma prima vollero fare una cosa importante per Emilie che aveva avuto il coraggio di sfidare la perfida Regina delle Nevi. Portarono la bambina davanti al libro, lo aprirono e la signora Sarah chiese al libro di ridare la voce alla bambina.
Il motivo era più che giustificato. Il desiderio fu esaudito subito ed Emilie ritrovò la voce per la gioia di tutti. Il libro fu seppellito in un pozzo e la perfida regina non potè più infastidire nessuno.
Nel piccolo villaggio ritornò la felicita e la gioia del Natale.
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