(Daniela)
D'inverno ti mettevi una cuffietta
coi nastri bianchi come il tuo visino,
e facevi ogni sera la calzetta,
seduta al lume accanto al tavolino.
lo imparavo la Storia Sacra in fretta
e poi m'accoccolavo a te vicino,
per sentir narrar la favoletta
del Drago azzurro e del Guerrin Meschino.
E quando il sonno proprio mi vincea
m'accompagnavi fino alla mia stanza,
e m'addormivi al suono dei tuoi baci.
Allora agli occhi chiusi m'arridea
di fantasime splendide e fugaci
in mezzo ai fiori, una gioconda danza.
Sono sempre belle e commoventi le poesie del tempo passato, ormai lontano.
RispondiEliminaVero Maria Rosa, chiedo scusa, solo adesso vedo il tuo commento!
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