(Daniela)
Come una indefinibile fata d'ombre...
Vien da lungi la Sera, camminando
per la pineta tacita e nevosa.
Poi, contro tutte le finestre preme
le sue gelide guance; e, zitta, origlia.
Si fa silenzio, allora, in ogni casa.
Siedono i vecchi, meditando. I bimbi
non si attentano ancora ai loro giuochi.
Le madri stanno siccome regine.
Cade di mano alle fantesche il fuso.
La Sera ascolta, trepida, pei vetri:
tutti, all'interno, ascoltano la Sera.
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