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lunedì 23 settembre 2019

Quelli del mondo di là (racconto da "Elfi e draghi")

(Daniela - Luna Nera)



Ehi! Ehi, pssst! Bambini e bambine, maschietti e signorine, sveglia! Be', se andate a spasso nei boschi o per la brughiera quando la maggior parte della gente se ne sta al calduccio nel letto, e dorme e sogna, può capitare anche a voi, sissignori, di trovarvi tutto a un tratto in mezzo a una gran baraonda di piccole creature, e le voci, i trucchi, le diavolerie che fanno! Sono quelli del mondo di là!
Di tutti i colori ne combinano, sapete, e parlano anche un’altra lingua. Ma per incontrarli dovete cercare i sentieri solitari, le macchie e le fratte.



Chi li ha visti dice che è tutta una genìa di spiritelli dispettosi ed elfi maligni e diavoli, e c’è pure il Pookha, uno strano figuro, che sembra un cavallo ma non è un cavallo, nero come il carbone, con occhi di brace, che sputa fiamme azzurre dalla bocca, puzza di zolfo e ha il ringhio di tuono e una coda ruvida che frusta l’aria e, se ti becca, fa un male! E mentre lui è intento a chissà che, gli elfi suonano e danzano al chiaro di luna e le streghe, con bracciali di serpenti e diademi di occhi di mostri tra i capelli, cavalcano scope, pipistrelli e civette, fanno i loro malefici, e ridono, ridono a crepapelle.



Se il pozzo è senz’acqua o la gente si ammala, se la vacca ha le mammelle asciutte o scalcia e rovescia il secchio del latte, se la paglia del tetto prende fuoco e la panna ha un sapore acido, be’, potete esser certi che c’è qualcuno:
piccolo popolo al lavoro!



Edna O’Brien, da "Elfi e draghi", Einaudi.

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