(Daniela - Luna Nera)
I cosiddetti Giorni della vecchia (o Giorni imprestati) sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di marzo, ossia il 29, 30 e 31 marzo, nei quali solitamente si parla di un ritorno del freddo; sono considerati i giorni più freddi della Primavera.
A fine marzo quindi si collocano i 3 Giorni della Vecchia, ultima sua apparizione in questa parte dell' anno.
La sua storia ricorda moltissimo quella dei più famosi Giorni della Merla, ma il finale è più drammatico.
Ai tempi nei quali Marzo aveva solo 28 giorni una vecchietta si stava già pregustando il caldo della bella stagione, e soddisfatta disse: "Marzo ormai farmi danno tu non puoi più: oggi è Aprile e il sole è già su. Ora la pianterai di fare il matto, Marzo bislacco!" Marzo si offese e, chiesti 3 giorni ad Aprile, scatenò sulla terra il freddo invernale (da qui il nome di "giorni imprestati").
Il gelo improvviso uccise i teneri germogli e le erbe, poi gli agnellini ed infine anche la Vecchia pastora.
Così come il mese si è aperto nel segno della Filatrice così si chiude con i Giorni della Vecchia: ora la stagione calda può regnare, ed anche se troveremo ancora altri nodi del freddo ora è l'inizio di un tempo nuovo. E in quest'ottica di "cambio di passo stagionale" trovano collocazione i Calandra Calandrò, ovvero i 6 giorni a cavallo dei due mesi (gli ultimi 3 di marzo ed i primi 3 di aprile) che in Emilia Romagna sono osservati a livello meteorologico per trarne auspici sull'andamento dei prossimi mesi.
(notizie e immagini dal web)
A fine marzo quindi si collocano i 3 Giorni della Vecchia, ultima sua apparizione in questa parte dell' anno.
La sua storia ricorda moltissimo quella dei più famosi Giorni della Merla, ma il finale è più drammatico.
Ai tempi nei quali Marzo aveva solo 28 giorni una vecchietta si stava già pregustando il caldo della bella stagione, e soddisfatta disse: "Marzo ormai farmi danno tu non puoi più: oggi è Aprile e il sole è già su. Ora la pianterai di fare il matto, Marzo bislacco!" Marzo si offese e, chiesti 3 giorni ad Aprile, scatenò sulla terra il freddo invernale (da qui il nome di "giorni imprestati").
Il gelo improvviso uccise i teneri germogli e le erbe, poi gli agnellini ed infine anche la Vecchia pastora.
Così come il mese si è aperto nel segno della Filatrice così si chiude con i Giorni della Vecchia: ora la stagione calda può regnare, ed anche se troveremo ancora altri nodi del freddo ora è l'inizio di un tempo nuovo. E in quest'ottica di "cambio di passo stagionale" trovano collocazione i Calandra Calandrò, ovvero i 6 giorni a cavallo dei due mesi (gli ultimi 3 di marzo ed i primi 3 di aprile) che in Emilia Romagna sono osservati a livello meteorologico per trarne auspici sull'andamento dei prossimi mesi.
(notizie e immagini dal web)
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