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mercoledì 29 gennaio 2020

I giorni della merla (filastrocca)


(Daniela - Luna Nera)




Oh che freddo! Oh che gelo!
Vento forte e nubi in cielo!
La pozzanghera è ghiacciata,
la grondaia si è gelata!

Indossiam sciarpe e cappelli,

bei maglioni e gran mantelli,
paraorecchie e poi giacconi
canottiere, calzettoni!

Ma ‘sto freddo non va via:

gela tutto, mamma mia!
Più pungente di una sberla:
sono i giorni della merla!

- Jolanda Restano -




venerdì 24 gennaio 2020

La mimosa

(Daniela - Luna Nera)



Andavo a San Jeronimo
verso il porto
quasi addormentato
quando
dall’inverno
una montagna
di luce gialla,
una torre fiorita
spuntò sulla strada e tutto
si riempì di profumo.
Era una mimosa.

- Pablo Neruda -


giovedì 16 gennaio 2020

Sotto la neve, pane.

(Daniela - Luna Nera)



Cadde la neve, ma non fu tormenta;
si cadde come fa quando rimane;
un bianco sfarfallio nell'aria spenta,
un floscio s'adagiar di bianche lane.
E da prima infiorò le rame, i fusti,
le nude siepi, tutti i secchi arbusti.
Poi disegnò come di netto smalto,
i margini, le prode, ogni rialto.
Poi s'allargò s'alzò a mano a mano,
stese una coltre là dal monte al piano.
Sii benvenuta, neve! La sementa
non crescerà precoce in spighe vane,
ché la fredda tua coltre l'addormenta.
Io sento dir: « Sotto la neve, pane ».


- Pietro Mastri -


martedì 7 gennaio 2020

*Stornelli d'inverno*

(Daniela - Luna Nera)



Fior di collina,
son cadute le foglie ad una ad una,
e l’erba è inargentata dalla brina.

Fior di tristezza,
i rami son stecchiti e l’erba vizza;
par fuggita dal mondo ogni bellezza.

Fior freddolino,
potessimo vedere un ciel sereno
e un raggio d’oro splender nel turchino!

Fior di speranza
sotto la neve c’è la Provvidenza
che lavora per noi; c’è l’abbondanza.

- Diego Valeri)

lunedì 6 gennaio 2020

E' arrivata la Befana!

(Daniela - Luna Nera)



E' arrivata la Befana
coi balocchi pei bambini;
rimboccata ha la sottana
ed è scesa nei camini.
Ha trovato scarponcini
e calzini trasparenti,
li ha riempiti con dolcini
per far bimbi assai contenti.
Ogni cosa ha poi lasciato
con sveltezza e cuor contento:
nessun bimbo s'è svegliato
proprio allora in quel momento.
Risalita nei camini
è scappata in grande fretta.
La sognavano i bambini, 
quella povera vecchietta!

(da: https://www.filastrocche.it/)

giovedì 2 gennaio 2020

Alla scoperta di Urbania, la città della Befana

(Daniela - Luna Nera)





Se Babbo Natale abita al Polo Nord anche la Befana, dopo lungo peregrinare, ha trovato la sua casa: Urbania, nella provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.


La Befana ormai da anni è di casa ad Urbania dove, in corso Vittorio Emanuele, è visitabile tutto l’anno la sua casa.
Non un’installazione temporanea, ma una casa vera e propria, posta proprio sotto l’ufficio del sindaco di Urbania: quattro stanze in muratura più un cortile esterno dove la dolce vecchina parcheggia la sua scopa volante.



L’antica Casteldurante, cittadina marchigiana ricca di storia e tradizioni, è il luogo ideale per la vecchina. Le colline appena fuori dal paese, tranquillo e genuino, sono per lei un rifugio dove riposare dopo le piacevoli fatiche che la sua festa le procura. Non a caso, il Sindaco, secondo tradizione, inaugura la Festa consegnandole ufficialmente le chiavi della città, e facendone la vera prima cittadina per cinque giorni all’anno.



IL SUCCESSO DELLA FESTA


Nonostante l’importanza che ha sempre avuto in questo territorio, la Festa della Befana di Urbania è salita alla ribalta della cronaca nazionale solo nel 1997, anno in cui giornali e televisioni hanno dato ampio spazio all’evento. La città viene coinvolta totalmente per preparare questa festa e si trasforma nel paese dei balocchi.



 Oltre 4000 calze appese per le vie del centro, porticati addobbati e luminarie nelle vie del centro storico, il tutto arricchito da innumerevoli Befane che animano il centro, vetrine allestite per l’occasione, mercatini, musica, spettacoli e animazione.


LA CASA DELLA BEFANA

A questa cittadina così illustre e tanto amata, il Comune e la Proloco Casteldurante hanno scelto di dare, dal 2016, una vera e propria casa, ristrutturando uno spazio del palazzo civico, attiguo alla Torre campanaria, per adibirlo a Casa della Befana, aperta tutto l’anno. La casa è formata da 4 stanze più un cortile interno per un totale di circa 70 metri quadri. In questa casa vive la Befana per cui in ogni stanza si può trovare segno del suo passaggio e della sua vita quotidiana: il grande letto di foglie, 


il calderone nel quale cucina,


la grande sedia che usa quando lavora ai ferri per allungare la calza più lunga del mondo ed il camino davanti al quale racconta splendide storie ai suoi piccoli ospiti.



A questi ambienti si aggiunge un cortile interno che funziona anche da parcheggio per la sua scopa volante.

 



Al centro della casa c’è la statua in ceramica della Befana a cavallo della scopa realizzata dall’artista Orazio Bindelli.





La casa è arredata con tanti elementi della tradizione contadina dell’Alta Valle Metauro e con materiali di recupero. Nella casa troviamo gli attrezzi dei vecchi mestieri ed i giochi del passato, assieme alle creazioni in legno della ditta Bartolucci di Urbino, il tutto sottolineato da sapienti giochi di luce ed effetti speciali per mettere in risalto ogni particolare della Casa.



Da tutte le finestre inoltre, tramite installazioni di immagini, si possono vedere scorci di Urbania e degli altri comuni dell’Alta Valle del Metauro. Nel cortile interno invece la tradizione di quella che era la “valle del Jeans” incontra la Befana: il celebre tessuto denim diventa infatti lo sfondo per un bellissimo cielo stellato.



 Durante la Festa della Befana ad Urbania, ma anche per il resto dell’anno, la nonnina accoglie qui i bambini di tutta Italia, mostrando loro come si prepara il carbone, come si tesse al telaio, oppure raccontando storie di fantasia e facendo loro conoscere il territorio in cui abita, ricco di cultura e di tradizioni, che lei ben conosce. Oltre a questa Casa, durante la Festa della Befana, viene allestito anche il Befana Postal Office, in cui i bambini possono scrivere e spedire le loro letterine alla simpatica vecchietta, magari con i buoni propositi per il nuovo anno oppure fermarsi ad ascoltare le storie nella calda Befana Reception.



ATTIVITA’ E STAND

Durante i 4 giorni di festa la cittadina si trasforma: la Piazza del Cioccolato, l’Emporio della Befana, la Piazza del fai da te, il Cortile dei sapori e il Parco giochi della Befana. In una cornice da sogno, Urbania aspetta, dunque, i bambini di tutte le età per rivivere l’emozione delle tante attività in programma:
le spettacolari discese della Befana dalla Torre campanaria e dal campanile del Palazzo comunale che terranno tutti gli spettatori con il naso all’insù;



la sfilata della calza da record più lunga del mondo (50 metri), realizzata interamente dalle befane del paese; la sciarpa dell’amore, realizzata per abbracciare idealmente tutti i bambini del mondo, che ognuno potrà contribuire ad allungare sferruzzando con le befane per le vie del centro.



Alla Befana sono ispirati i laboratori didattici e creativi per bambini (con la ceramica, con il legno e con materiali di riciclo), i giochi tradizionali tutti da riscoprire, i concorsi a tema, le animazioni di strada. E ancora, giochi, musica, spettacoli, danza, teatro in piazza e musical, performance di fuoco e street art, concerti e spettacoli itineranti, che animeranno ogni giorno il centro storico di Urbania, in un coinvolgente clima di allegria.









(notizie e immagini dal web)