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mercoledì 11 luglio 2018

I segni dell’estate

(Daniela)



Se le cicale cantano sugli alberi del viale
se il frumento è diventato giallo e ha i grani duri
se i fiumi hanno appena una vena d’acqua
se le rondini vanno alte fino a scomparire nel cielo
se nel giardino sono fioriti i girasoli
se la fontana mette voglia di bere
se si sente il ronzio della trebbiatrice e nelle aie
se, per la pioggia, il cielo tuona e lampeggia
se il pastore sale con il gregge ai pascoli più alti,
vuol dire che è giunta.

- Renzo Pezzani -

sabato 7 luglio 2018

Trovare una stella...

(Daniela)



Una notte, mi sono venute a chiamare di corsa le lucciole; stavo già dormendo, ma non profondamente, e appena arrivavano mi sono svegliata. Un’arietta fresca entrava, e spostava le tende: le lucciole si erano adagiate sul mio letto, e le loro lucine lampeggiavano animatamente. 


Non volevano certo spaventarmi, ma mi dissero chiaramente che una stella, esanime e quasi spenta stava sul sentiero dei gelsomini, e mi chiedevano aiuto.



Allora avevo preso la bicicletta, ed ero andata con loro, era uscita la luna, e il bosco mormorava, mentre poi raccoglievo piano la stella… Come potesse essere accaduto non saprei, ma tornata a casa, con le lucciole, l’abbiamo curata subito con fazzolettini di seta, che mi avevano regalato le farfalle, imbevuti di rugiada fresca e l’abbiamo messa nel mio letto, aveva la febbre.



 Cosi per diversi giorni, erano poi venute le libellule e anche le farfalle, a portarmi nettare di fiori, ma soprattutto medicine che loro sapevano dove trovare nel bosco. La stella, ora, se guardate il cielo è quella che tutte le notti brilla sul sentiero dei gelsomini.



- dal web -

lunedì 2 luglio 2018

A casa dei nonni (Luglio)

(Daniela)



Una delle cose che fa più piacere ai nonni, è avere a casa i nipotini e goderseli tutti per loro, anche se gli esperti consigliano “niente fretta e tanta prudenza”. I nonni di Giacomo (4 anni) e Debora (6 anni) hanno ricavato nell’ampia cucina un angolino esclusivo per loro, “uno spazio riservato a statuto speciale”, lo chiama nonno Domenico, con dei cuscini, alcuni oggetti inseparabili e i giocattoli preferiti. I nonni conoscono molto bene le abitudini dei piccoli, i gusti e le preferenze, e si sono organizzati. Ma sanno pure quello che più desiderano i nipotini: trovare delle persone disposte ad ascoltarli, a renderli partecipi delle attività consuete della casa, pronte a “perdere tempo” con loro. Per questo hanno preparato una bella sorpresa: per il maschietto il nonno ha fatto un aeroplanino in legno con elica girevole ad aria (basta un alito di vento, oppure soffiare), e per la femminuccia una piccola “spianatoia” con il matterello per fare la pasta. I bambini sono rimasti incantati e quasi non credevano ai loro occhi. “Siete i nonni più bravissimissimi del mondo”, ha sentenziato Debora. “E anche i più migliori”, ha rinforzato il piccolo Giacomo mandando in soffitta l’italiano. Inutile dire che, ognuno nel suo settore, sono rimasti tutti super-occupati per l’intera mattinata. Un’altra sorpresa al momento di mettersi a tavola: sono arrivati i cuginetti Francesco e Paolo, due gemellini di 5 anni, che si sono fermati solo per il pranzo. Un pasto “allargato” ad altri membri della famiglia poteva essere utile a creare il senso di appartenenza. Per il resto del pomeriggio i nonni sono stati pazienti compagni di giochi dei nipotini, fino a quando è arrivata la mamma che ha aiutato a rassettare la cucina e si è ripresa i suoi bimbetti. “Si dice che i genitori sono la regola e i nonni l’indulgenza”, ha detto più tardi nonno Domenico sprofondato nel divano… “per fortuna esiste l’indulgenza”. “Per fortuna esiste la regola!”, ha risposto semidistrutta nonna Teresa.